Carla Positano è una designer di modelli a maglia di Roma che ho voluto conoscere meglio. Queste figure, i designer di maglia, hanno a lungo gravitato attorno ai marchi produttori di filati e alle riviste specializzate. Oggi, grazie a Internet, grazie al portale Ravelry e grazie ai social network sono diventati ancora più numerosi e ancora più protagonisti. Chi è appassionato di maglia li segue e i negozi di filati invitano i più conosciuti ed apprezzati designer per gestire dei corsi. Senza contare le fiere dedicate agli hobby creativi, dove i designer conducono laboratori e sono presenti con i loro stand. Ognuno di loro ha una sua personalità, un suo stile, una sua storia.
Carla, recentemente sei stata scelta da Lane Mondial come loro designer. Hai anche curato dei corsi presso i loro stand a varie fiere. Come ti sei sentita quando hai ricevuto questa proposta?
È stato gratificante. Un carissimo amico, un designer, mi aveva presentato due anni fa alla fiera Abilmente Vicenza e si sono ricordati di me. La titolare di Lane Mondial mi ha contattato la primavera scorsa, chiedendomi di andarli a trovare a Brescia. In una giornata sono andata, col treno. Sono stata accolta bene ed è stata una giornata piacevole. Il bello è che è una ditta a gestione familiare e quindi ho conosciuto tutti. Mi hanno chiesto di realizzare dei modelli per Manualmente Torino, Abilmente Roma e Abilmente Vicenza. Poi questi modelli sono stati presenti a delle sfilate in alcuni negozi di Lane Mondial in Liguria e in Piemonte, e ora sono stati pubblicati sulla rivista Creativa n.44 di Edizioni Ema, che è appena uscita in edicola.
C’è uno scialle che ho sognato e la mattina, quando mi sono svegliata, l’ho disegnato. Si chiama Dreaming
Dove trovi l’ispirazione per realizzare i tuoi modelli originali?
Alcune volte dalla moda, per esempio guardando le vetrine di abbigliamento mi colpisce il particolare di un collo, o di una rifinitura, oppure qualsiasi cosa, poi lo ricollego alla maglia e quindi creo. Alcune volte i modelli io me li sogno proprio. C’è uno scialle che ho sognato e la mattina, quando mi sono svegliata, l’ho disegnato. Si chiama Dreaming. Per altri modelli ho attinto alla mia creatività, è venuto fuori qualcosa di particolare, e sono quelli che mi danno più soddisfazione e a cui sono più affezionata. Poi ci sono dei modelli con una costruzione base, conosciuta, in cui non ho creato niente di originale, ma è stato un modo per studiare delle costruzioni.
I modelli nascono così, all’improvviso viene un’idea e poi uno prova
Qual è il modello di cui vai più orgogliosa, oppure al quale sei più affezionata?
Il primo modello è quello a cui sono più affezionata. Si tratta dello scialle Aliante, che ho realizzato con diversi filati, in diversi colori. È nato dal primo corso sulla costruzione degli scialli a cui ho partecipato nel 2014. I modelli nascono così, all’improvviso viene un’idea e poi uno prova. La cosa più particolare della creatività è che, se penso a un modello nuovo, nella mia testa già lo vedo.
Ho lavorato tanto a maglia. Era qualcosa che avevo dentro e che doveva uscire
Da quanti anni lavori a maglia? Come hai iniziato?
Considera che a tre anni ho imparato da mia madre a lavorare all’uncinetto e a cinque-sei anni ho realizzato un vestito per la mia bambola. Mi ha dato anche le basi del lavoro a maglia con i ferri dritti. Era la lavorazione classica a pezzi, diciamo in piano. Nel 2014 ho imparato a utilizzare i ferri circolari, con la tecnica continentale. Questo tipo di lavorazione mi è piaciuta subito. Nel febbraio 2015 ho pubblicato il mio primo modello e c’è stato un susseguirsi di studio e di pubblicazione di modelli. Ho lavorato tanto a maglia. Era qualcosa che avevo dentro e che doveva uscire. Infatti adesso continuo a studiare tecniche nuove e le idee non mancano mai. Se mi sveglio di notte è la fine, perché rimango sveglia perché la testa inizia a pensare “quello lo faccio così, quello lo faccio colà”, è un continuo.
Mi sento realizzata, perché ho trasformato una passione in un lavoro
Ecco, quando hai capito che volevi diventare designer e quando è diventato un lavoro?
Nella mia vita ho lavorato molto in ufficio, poi a cinquant’anni ho deciso di lavorare per me stessa, ma dovevo capire come. Già da lavoratrice dipendente avevo fatto per mio piacere dei corsi di sartoria serali e un corso da modellista e riuscivo bene, perché capivo anche le costruzioni più complicate. In alcune cose c’è una predisposizione. Come sarta creavo per esempio delle borse particolari, però non venivo mai pagata per il lavoro che effettivamente facevo. Non era profittevole. Allora feci un corso motivazionale, che mi instradò verso questo lavoro da designer. Non dovevo realizzare il capo finito da vendere, dovevo realizzare il campione per me e poi vendere le spiegazioni. Poi gli altri scelgono il modello che preferiscono. È pura creatività questa. Ora vendo i miei modelli sia su Ravelry, sia sul mio sito, che ho aperto nel gennaio 2017. Lì ho messo in vendita anche i filati che ho utilizzato per creare i miei modelli. Mi sento realizzata, perché ho trasformato una passione in un lavoro.
Quello che mi piace è mischiare varie tecniche
Quale tecnica del lavoro a maglia ami di più?
Non c’è una tecnica in particolare che mi piace. Quello che mi piace è mischiare varie tecniche. Non ti posso dire tanto. Ti annuncio solo questa cosa: sto creando una linea che mi rappresenta più di tutte, perché è una linea che ha in ogni modello tre tecniche. Non parliamo solo di maglia… Il tre è un numero che nella mia vita conta tanto, quindi è ritornato anche in questo.
Vorrei creare un bel po’ di modelli per questa nuova linea. Se tutto va bene, magari ne farò un libro
Hai progetti futuri, oltre sviluppare questa nuova linea?
Al momento è il mio pensiero principale, perché richiederà tanto impegno. Vorrei creare un bel po’ di modelli per questa nuova linea. Se tutto va bene, magari ne farò un libro. Poi continuo a creare nuovi modelli da pubblicare sul mio sito e su Ravelry. Per le fiere con Lane Mondial se ne riparlerà all’autunno prossimo, credo. E continuo a fare i corsi sia nel mio laboratorio, sia nelle mercerie quando mi invitano.
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© Copyright delle immagini Carla Positano, che ne ha concesso la pubblicazione su questo post.
Mi piace tanto questa intervista, Carla è innanzitutto una bellissima persona e questo si vede nelle sue splendide creazioni. Complimenti!!
Grazie Sonia, sono contenta che l’intervista le sia piaciuta.